venerdì 12 marzo 2010

Fare Ambiente contro riceche petrolifere nel nostro mare

''Vi e' un netto contrasto tra la mission della tutela ambientale e del patrimonio naturalistico insita nell'area marina protetta istituita e confermata dalla previsione di istituzione di due Parchi nazionali (tra l'isola di Pantelleria e le Egadi) e un'attivita' di ricerca di petrolio che puo' incidere sull'integrita' dell'ecosistema e sullo sviluppo ecosostenibile di determinate aree che di pesca e turismo fondano i pilastri socio-economici''. Ad affermarlo e' Salvatore Braschi, coordinatore provinciale di Fare Ambiene Trapani, in riferimento alla notizia riguardante la ricerca di idrocarburi da parte della Compagnia Shell nel Canale di Sicilia, in prossimita' dell'area marina protetta delle Egadi. Braschi sottolinea, fra l'altro, che l'ente gestore dell'area marina protetta, cioe' il Comune di Favignana ''non deve limitarsi a una semplice riflessione preoccupante che non assicura la corretta governance di un'area sottoposta a vincoli ambientali. Sarebbe opportuno far rilevare da parte dell'amministrazione 'preoccupata' che la tutela dell'ambiente marino e costiero non si esaurisce solo con l'approvazione da parte del consiglio comunale del regolamento di esecuzione ed organizzazione dell'area. Occorrerebbe, per esempio, fare un'analisi accurata con la Capitaneria di Porto del traffico commerciale di grandi navi che solcano il mare delle Egadi e che spesso rilasciano rifiuti''.

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