mercoledì 26 maggio 2010

Lettera aperta al Sindaco di Pantelleria di Guido Picchetti

Caro Sindaco,
solo oggi ho avuto modo di leggere (pubblicato il 18 Aprile u.s. sullapagina di Facebook di Diego Gabriele) un Suo bilancio su questi ultimicinque anni di governo dell'isola. Apprezzo la Sua chiarezza, e prendo attodi quanto da Lei così compiutamente descritto. Mi permetto tuttavia di intervenire in merito ad un problema che, come lei ben sa, mi sta molto acuore: "L'AREA MARINA PROTETTA” di Pantelleria e la sua realizzazione, e ciòanche in vista della applicazione della Legge n. 222 del 29 novembre 2007che istituisce appunto il "PARCO NAZIONALE DELL'ISOLA DI PANTELLERIA".
Nel bilancio suddetto Lei, alla tutela ambientale dell'isola nella prospettiva del Parco, fa solo qualche accenno nel penultimo capitolo, intitolato appunto "VERSO IL PARCO TERRESTRE". E' un titolo che compendia bene quanto Lei va poi ad illustrare, ma che già include in sè quella che personalmente ritengo una grave dimenticanza. Questa: L'ISOLA DI PANTELLERIA E' CIRCONDATA DAL MARE. E' un mare niente affatto facile, lo sappiamo bene. Un mare che sembra a volte nemico e che batte le coste di quest'isola, conformandole a sua immagine e somiglianza, spesso con estrema violenza, ma che oggi rappresenta, al tempo stesso, una delle sue attrattive maggiori, per chi vive sull'isola e per chi viene a visitarla, impossibile negarlo. L'affluenza che si registra nel periodo estivo sull'isola (arrivando quasi a snaturarla... mi lasci dirlo!), penso ne sia la chiara dimostrazione.... E lo chieda anche a quanti oggi sull'isola proprio di tale affluenza beneficiano per i più diversi motivi, non pochi dei quali legati direttamente al mare...
L'asprezza del mare di Pantelleria non ha favorito, è vero, nei corso dei secoli l'utilizzo delle sue risorse, come è avvenuto e avviene solitamente nelle isole. Ma ha forgiato l'indole degli abitanti, indirizzandoli necessariamente verso le risorse della terra. Una terra anch'essa difficile, ma che i panteschi hanno potuto e saputo pazientemente domare con un lavoro millenario, fino a caratterizzare morfologicamente l'isola in un modo che, possiamo ben dire, unico al mondo. E salvaguardare questa "unicità" dell'isola di Pantelleria, evitando al tempo stesso ogni "mummificazione"capace di impedirne progresso e sviluppo, è certamente opera meritoria. Ebene Lei ha fatto ad inserirla nel suo programma di governo.
Dove invece non concordo, lamentando una Sua dimenticanza, è nella parte finale del Suo discorso, laddove Lei parla solo di "vocazione agraria", affermando che quello dell'isola sarà il "PRIMO, STRAORDINARIO, PARCOAGRARIO D'ITALIA". L'isola di Pantelleria è al centro di un canale, loStretto di Sicilia (come esso viene oggi chiamato), che è una delleprincipali vie del Mediterraneo. Non siamo in una piccola isola al centrodell'Oceano Pacifico, isolati dal mondo. Ma siamo al centro di un tratto di mare già di per sè estremamente trafficato, di cui purtroppo l'isola ancora non sa avvantaggiarsi per la mancanza di strutture portuali adeguate, ma dal quale potrebbe, speriamo mai, subire anche conseguenze spiacevoli (ricordo l'episodio dell' "Haven" nel Mar Ligure di qualche anno fa...) . E' inoltre un tratto di mare, quello dello Stretto di Sicilia, sul quale si stanno appuntando in questi ultimi tempi interessi molteplici, legati allo sfruttamento di risorse energetiche off-shore di vario genere, che potrebbero modificare notevolmente l'ambiente marino dello Stretto sottovari punti di vista, sia sopra che sotto il livello del mare. Creare pertanto una zona di salvaguardia per l'ambiente marino che circonda l'isola, sufficientemente ampia per quanto le leggi internazionali lo consentano (Pantelleria, ricordiamolo, è terra di confine), e di dimensioni adeguate all'importanza di un Parco Nazionale quale quello che si intende creare a Pantelleria, potrebbe essere la soluzione indovinata e ottimale peril futuro della nostra Isola.
Dia un occhiata, La prego, alla nuova proposta di zonazione per l'AMP diPantelleria firmata da Arturo Caravello. E' una proposta che, firmata anche dal Prof. Vincenzo Di Martino del CNR di Catania, da Maria Ghelia, e dal sottoscritto, a nome della Sezione di Pantelleria della Lega Navale (nonchè da tutti noi in qualità di vecchi soci del Comitato Pro Parco Marino), avrò l'onore (e l'onere) di presentare al prossimo 41° Congresso della Società Italiana di Biologia Marina a Rapallo dal 7 all'11 Giugno pv. Finalità di questa presentazione è sia portare all'attenzione dei congressisti ilproblema della tutela ambientale marina dell'isola di Pantelleria, cheritengo di importanza vitale non solo per il mare dell'isola, ma perl'intero Mediterraneo (se non altro per le ottime possibilità di controlloambientale che offre per la posizione strategica dell'isola...); sia far sìche la proposta Caravello per la nostra AMP rimanga agli atti ufficiali delCongresso, e possa un domani essere presa in seria considerazione da chi didovere...
Con un cordiale saluto, e auguri per la ormai prossima competizione elettorale.

Guido Picchetti

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