venerdì 19 novembre 2010

Rigettata trivellazione davanti a Pantelleria

La Rete dei Comitati siciliani NoTriv esprime ''soddisfazione per la decisione di ieri del ministero dello Sviluppo economico di rigettare l'istanza dellaPetroceltic Italia'' per ricerche nel canale di Sicilia, inparticolare davanti alle coste di Pantelleria. "Diminuisce il pericolo che accada qualcosa come nel Golfodel Messico - si legge in una nota della Rete - e per questo chiediamo che venga dato seguito alla decisione rigettando tuttel e nuove autorizzazioni off-shore (mare) e on-shore (a terra), specialmente nei territori compresi nell'Heritage list dell'Unesco come patrimonio dell'umanita'. Chiediamo alla Regione siciliana la revoca delle autorizzazioni a suo tempo concesse, l'istituzione dei piani paesaggistici nelle province dove ancora non sono stati deliberati''.

1 commento:

guido ha detto...

Ripeto qui il mio commento già postato a margine di un articolo di contenuto simile.

Il provvedimento preso nei giorni scorsi dal Ministero delle Attività Produttive è certamente un primo passo positivo per il problema delle trivelle davanti alla costa agrigentina, ma respinge unicamente la richiesta di concessione avanzata della compagnia Petroceltic. In altri termini, come non ha nessun effetto sulle due concessioni già rilasciate da tempo intorno a Pantelleria (della Northern Petroleum e della Audax o ADX che dir si voglia, il cui attuale stato di vigenza, aggiornato al 30/09/2010, può essere controllato sullo stesso sito del ministero, all'url: http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/buig/54-9/54-9.pdf), così è del tutto insufficiente a risolvere la minaccia ben più grave legata alle trivellazioni petrolifere previste in alto mare nello Stretto di Sicilia, nelle acque territoriali di tre Stati sovrani, Tunisia, Malta ed Italia. Solo un'azione concordata tra questi tre Stati, già da tempo concordata e sottoscritta su tale problema nell'ambito dell'UNEP-MAP, ma ancora in attesa di ratifica, potrebbe garantire una efficace tutela ambientale a questa zona di importanza vitale per tutto il Mediterraneo.