C'è un accenno ad intraprendere una via diversa da
quella della passività. Passivi nel ricevere un mare di prodotti agricoli che
provengono dal trapanese. E’ risaputo
che Pantelleria da sempre autonoma nei prodotti che provengono dall'agricoltura
anzi li esportavano e da questi prodotti nacque un embrione turistico sulla
base della tracciabilità, tanti che aveva gustato il cappero lo zibibbo o
bevuto il moscato erano tentati di raggiungere quell’isola sperduta nel centro
del Mediterraneo. Oggi c'è coscienza che molti euro escono dall'isola come fuga
di capitali, solo per l'acquisto di ortaggi e frutta si stimano che circa
5.000.000 di euro lasciano l’isola. Ora alcuni contadini consapevoli hanno
chiesto al Comune il permesso per un mercatino, il Giovedì sotto il castello
Barbacane c'è un attenta vendita di prodotti agricoli locali e di artigianato
pantesco .Ci auguriamo la continuità di questa lodevole iniziativa in quanto le
difficoltà giungeranno ben presto. Antonio Casano
mercoledì 25 settembre 2013
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