Pulizzi, 31 anni, già sotto processo per
violenza sessuale e sottoposto alla misura cautelare del divieto di
avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua vittima, è stato arrestato dai
Carabinieri di Pantelleria per atti persecutori. Circa un anno fa l’uomo, dopo
la rottura del rapporto con una ragazza, all’epoca minorenne, aveva cominciato
a molestare con minacce, messaggi su Facebook e telefonici tutti coloro che la frequentavano.
Dallo scorso luglio, in particolare, aveva iniziato aminacciare con frasi dal
contenuto intimidatorio un ragazzo pantesco che non aveva un legame sentimentale con la ragazza ma, semplicemente,
faceva parte della comitiva da questa frequentata. Pulizzi, addirittura, in
alcune circostanze, lo aveva seguito con la sua macchina.
Il giovane ha denunciato ai militari
dell’Arma quanto accaduto ma le intimidazioni sono continuate a giungere anche
da un account Facebook, registrato con un nome fittizio, non solo a lui ma
anche alla giovanissima ex fidanzata di Pulizzi e ad un altro ragazzo suo
amico.
Proprio i messaggi sul telefono e sul
social network, con cui chiaramente si minacciava l’incolumità fisica del
ragazzo – che, nel frattempo, insieme alla famiglia aveva lasciato Pantelleria
per paura di
ritorsioni nei suoi confronti – hanno
portato il giovane a presentare, lunedì scorso, una nuova denuncia ai
Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Marsala e della Sezione di
Polizia giudiziaria della locale Procura della Repubblica. I Carabinieri della
Stazione dell’isola, a questo punto, hanno rintracciato Pulizzi ed hanno anche effettuato
una perquisizione nella sua abitazione nel corso della quale è stato rinvenuto
il telefono cellulare da cui erano stati inviati i messaggi di minaccia alla
vittima e altri mezzi informatici con i quali l’uomo aveva messo in atto le sue
persecuzioni. Tratto in arresto, Pulizzi è stato ristretto agli arresti
domiciliari presso la sua abitazione in attesa dell’udienza di convalida che si
è svolta lo scorso 9 maggio davanti al gip del Tribunale di Marsala. Al molestatore è
stata comminata la misura cautelare del divieto di dimora sull’isola di Pantelleria.(OK Trapani)
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