giovedì 26 marzo 2015

Conferenza stampa




È di qualche giorno fa la notizia che la Corte costituzionale ha ritenuto illegittime le norme utilizzate dal Governo Crocetta per annullare le procedure di affidamento in concessione dei servizi per il pubblico di musei e siti archeologici per le Province di Agrigento,Trapani, Palermo, Messina e Siracusa, aggiudicati nel 2012.
L'obiettivo di collocarvi precari ed avventizi è fallito, ma ha innescato contenziosi e pesanti risarcimenti.
Due anni di inerzie hanno pregiudicato gli sforzi fatti per garantire la fruizione moderna dei beni culturali e che avrebbero portato la Sicilia all'avanguardia con la definizione del più importante affidamento di servizi nei beni culturali in Europa, avviato coi bandi pubblicati nel 2010.
È così anche il ritorno della Dea e degli argenti, senza lo sviluppo coordinato del comprensorio Morgantina-Piazza Armerina, da opportunità è divenuto emblema del fallimento diffuso.
Un'occasione perduta, per siti, visitatori, erario, investimenti, alla quale occorre porre subito rimedio puntando al partenariato pubblico-privato per il rilancio del patrimonio artistico e monumentale di
Sicilia ne parlano  Gaetano Armao e Sebastiano Missineo
Assessori ai BBCC  ed all'Identità siciliana tra il 2010 ed il 2012

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