giovedì 30 luglio 2009

Diamo i collegamenti aerei tra la Sicilia e Pantelleria a "Trenitalia"

La tratta sociale a sperimentarla per prima è stata la regione Sardegna sulla base della evidente marginalità territoriale e solo dopo è stata proposta per l'isola di Pantelleria.
Finalmente è possibile viaggiare a prezzi accessibili anche al meno abbiente tra i cittadini. L'aeroplano per i panteschi non è stato mai un lusso, ma un comodo mezzo per accorciare le distanze. Ma il prezzo che sembrava inizialmente accessibile ultimamente si è attestato sulle €.50/60 e forse altrettanto incassa la società aerea per il servizio svolto come tratta sociale. Siamo abbondantemente oltre il limite imposto negli anni '90 dall'Alitalia quando sottolineava che con meno di lit.120.000 non poteva servire Pantelleria e non riuscendole ad ottenere aveva pensato di lasciare i panteschi al proprio destino. Ma quanto costa allo Stato questa tratta sociale ogni anno?
Facciamo una proposta neppure troppo originale per alleviare i disagi panteschi. Poiché lo stretto di Messina, in attesa del ponte, è servito da navi di “trenitalia” perchè non dotare le ferrovie ( ancora dello Stato) di qualche ATR 42/72 per servire l'isola di Pantelleria? I panteschi nello stesso tempo dovrebbero pagare il prezzo di un biglietto ferroviario per i chilometri coperti.
I Panteschi pagano le tasse come tutti gli italiani ma usufruiscono di poche strutture pubbliche. La realizzazione di questo progetto andrebbe a compensare qualche carenza strutturale e poi il porto sarebbe meno urgente . Antonio Casano

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