sabato 18 dicembre 2010

Squalo bianco nel canale di Sicilia

Erano una presenza costante nel Mediterraneo, ma oggi non se ne vedono quasi più. Nel corso degli anni sono stati decimati ( 99%) e trovarli in quest’area è davvero una rarità. Se poi si parla di squalo bianco diventa quasi impossibile. Eppure, nel Canale di Sicilia, questa estate, è stato pescato un cucciolo di squalo bianco, trovato dai pescatori in una delle loro reti e consegnato ai ricercatori dell’ISPRA.
Si tratta di un esemplare femmina appena nato ( meno di 2 mesi di vita) e non è lungo più di 1,60 metri , ma la sua presenza in queste acque, come dichiarato da Simone Canese, responsabile del programma di ricerca “avvalora la tesi secondo la quale il Canale di Sicilia, tratto di mare con valori di biodiversità marina straordinari, costituisce un’area chiave per la riproduzione di questa specie protetta”.
Non a caso gli esperti definiscono il tratto di mare siculo “Focal Point” italiano per la specie. “Inoltre – aggiunge Massimiliano Bottaro, ricercatore ISPRA, esperto in materia e coordinatore del Gruppo Ricercatori Italiani sugli Squali (GRIS) - “considerato il drammatico calo del numero di squali presenti nei nostri mari (quasi il 99% in meno), monitorare la loro presenza rappresenta sicuramente un primo importante passo per la tutela di questi predatori e degli ecosistemi marini”.
Il cucciolo di squalo bianco è stato dissezionato nei laboratori dell’ISPRA insieme ad altri due esemplari: uno squalo grigio ed uno mako. Le analisi genetiche condotte su questi piccoli predatori, spiegano gli esperti, consentono di ottenere risposte sul loro comportamento e di scoprire informazioni sempre più dettagliate su uno degli animali più temuti dagli uomini. Presente all’operazione anche Enrico Gennari, Direttore dell’ Ocean Research del Sud Africa. (Guido Picchetti)

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