lunedì 19 dicembre 2011

Carol Bouquet e il "sangue d'oro" di Pantelleria

"Ho ottimi clienti negli Stati Uniti, in Russia, in Francia naturalmente, in Giappone. I giapponesi sono convinti che il mio passito sia molto erotico. Del resto ne sono convinta anch'io. Il vino possiede qualita' insospettate. Dopo qualche bicchiere di troppo ci si sente come invasi da una volutta' improvvisa, da una dolcezza, da una allegria inattesa, imprevedibile''. Enologa, appassionata, Carole Bouquet adora i cristalli, i bicchieri, le caraffe.
''A casa ho una collezione di Lalique del 1920 Ho anche cominciato a disegnare calici particolari per il mio passito, che ho fatto realizzare a Murano, lo scorso anno durante le riprese, a Venezia, degli 'Impardonnables', il film diretto da Andre' Techine'''.

1 commento:

radicale ha detto...

Mi sembra appropriato come nome. " Il sangue di Pantelleria". Si presta a tante interpretazioni, ma proprio a tante.