mercoledì 14 dicembre 2011

Un maglione in pile finito in mare può danneggaire il mare di Pantelleria

Scatta un nuovo allarme per l'equilibrio della vita nei mari. Questa volta il pericolo arriva dai capi di abbigliamento in pile, che si tratti di un maglione, di una sciarpa o di un berretto.Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Science, che ha coinvolto scienziati ambientali di sei continenti, durante ogni lavaggio in lavatrice possono staccarsi fino a 2.000 fibre di poliestere e acrilico dai capi di abbigliamento. Queste fibre poi finiscono nelle acque di scarico e quindi negli oceani di tutto il mondo ma anche nel mare di Pantelleria. Le conseguenze della ricerca sono ancora piuttosto nebulose, ma i ricercatori sono convinti che le microscopiche particelle di plastica siano in grado di danneggiare l'equilibrio ambientale.
"L'esistenza di questi componenti in ambienti marini non e' una novita' assoluta, ma e' la prima volta che la questione viene esaminata su scala globale'', ha detto l'ecologo Mark Browne dell'University College di Dublino, che ha coordinato il team di esperti e raccolto campioni di sabbia da diciotto spiagge. In ognuna di queste c'erano residui di fibre sintetiche colorate - filamenti di poliestere o acrilico - utilizzate per i maglioni in pile. I campioni piu' contaminati erano quelli provenienti dalle aree a maggiore densita' abitativa.

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