sabato 9 giugno 2012

Il piano Sanità per le piccole isole

Telemedicina e un nuovo tipo di presidio medico, l'unita' territoriale di assistenza primaria ed emergenza/urgenza (Utapeu) per le isole con al massimo mille abitanti: sono questi due dei punti che servono per migliorare la sanita' delle 46 isole italiane, secondo il Piano Nazionale Sanitario per le piccole isole, proposto al convegno 'Sanita' e salute nelle piccole isole', organizzato da Cisl Fp Napoli e Anspi (Associazione Nazionale Sanitaria delle Piccole Isole).    Sono 46 le isole minori, raggruppate in 36 comuni, distribuite in 7 regioni, con una popolazione di circa 220mila abitanti, che nei periodi estivi aumenta significativamente ''Sulle piccole isole pende la scure del Patto per la Salute, che prevede la chiusura dei piccoli ospedali entro il 2013, non tenendo conto che - spiega Salvatore Di Gregorio, responsabile Anspi Sicilia - costituiscono presidi sanitari necessari''  Il piano propone dunque una nuova tipologia di presidio, l'utapeu, che dovrebbe essere dotato di strumentazione tecnologica avanzata e applicazioni di telemedicina con il collegamento continuo con gli specialisti di terraferma. Con la telemedicina si devono potenziare i Poct, cioe' sistemi di laboratori di analisi decentralizzati per l'esecuzione degli esami di laboratorio e la refertazione in tempo reale, e avere un'infrastruttura di rete a banda larga, per estendere la telemedicina anche a cardiologia, diagnostica per immagini ed ecografia. Nel Piano si chiede anche un adeguamento della dotazione organica del personale sanitario, con la presenza h24 di due medici e personale infermieristico sufficiente. Per le isole con piu' di 1000 abitanti (come Elba, Capri, Ischia, Procida e Pantelleria), il Piano prevede una migliore organizzazione della struttura ospedaliera esistente, con il mantenimento operativo delle unita' operative di Emergenza, Chirurgia generale, Dialisi, Pediatria con nido, Ostetricia e Ginecologia con annessa sala operatoria.
   

Nessun commento: