Due costituzioni di parte civile
sono state avanzate nel corso della prima udienza preliminare davanti al gup di
Marsala Vito Marcello Saladino, chiamato a decidere sulle richieste di rinvio a
giudizio per 14 carabinieri coinvolti nell'inchiesta sulle violenze che sarebbero
state commesse nel 2011, a Pantelleria, su alcune persone fermate per controlli
e condotte in caserma. A chiedere, tramite il loro legale, di potersi
costituire parte civile sono stati Vito Sammartano, 42 anni, un cuoco marsalese
dalla cui denuncia e' partita l'indagine, e Massimo Barbera, 34 anni, autista,
di Pantelleria. Entrambi sarebbero stati picchiati dai carabinieri della stazione
dell'isola la notte del 10 luglio 2011. Nel corso dell'inchiesta sono emersi
anche altri episodi analoghi tanto che la Procura di Marsala, diretta da
Alberto Di Pisa, ha individuato, nell'atto d'accusa, una decina di ''parti lese''.
Alcune di queste potrebbero chiedere di costituirsi parte civile nella prossima
udienza, il 17 ottobre.
Ai 14 carabinieri vengono
contestati, a vario titolo, diversi reati. Dalle lesioni al sequestro di
persona, dal falso in verbalizzazioni all'omissione di atti d'ufficio e di
denuncia e infine al favoreggiamento. Il rinvio a giudizio e' stato chiesto per
Claudio Milito, Luca Salerno, Lorenzo Bellanova, Rocco De Santis, Stefano
Ferrante, Cristian Petraglia, Salvatore Carbone, Giovanni Capuano, Giuseppe De
Gennaro, Antonio Belzaino, Giuseppe De Rosa, Francesco Castellana e Giuseppe
Liccardi. Quest'ultimo all'epoca dei fatti comandante di stazione. Il divieto
di dimora a Pantelleria fu disposto dal gip per Milito, Salerno, Bellanova, De
Santis e Ferrante. Per costoro, e per Petraglia, ritenuti gli autori delle
violenze, era stato chiesto l'arresto. Agli altri sette militari si contesta di
non aver denunciato i fatti. La stessa accusa viene mossa anche al capitano
Dario Solito, all'epoca dei fatti comandante della Compagnia di Marsala, da cui
dipende la stazione di Pantelleria. Anche per l'ufficiale e' stato
chiesto il rinvio a giudizio.
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