martedì 12 marzo 2013

Crocetta fermi l'assalto delle trivelle al Canale di Sicilia

Roma, 11 mar - Riprende l'assalto ai tesori del Canale di Sicilia. La Northern Petroleum ha avanzato la richiesta di estendere le ricerche petrolifere a un'area di oltre 1.325 chilometri quadri, a poche miglia dal litorale agrigentino. Greenpeace - insieme a Stoppa la Piattaforma, Apnea Pantelleria e alle associazioni di pescatori, Agci-Agrital Sicilia e LegaCoop Pesca Sicilia, che la scorsa estate si erano opposte con forza alle trivellazioni off-shore - ha inviato oggi una lettera al Presidente Rosario Crocetta per chiedere alla Regione Sicilia di intervenire immediatamente. L'occasione per schierarsi in modo netto contro questi progetti c'è: domani, 13 marzo, è convocata a Roma la Conferenza delle Regioni, dove si discuterà delle trivellazioni in mare. Come promesso in audizione alla Commissione Ambiente dell'ARS il 12 febbraio dai rappresentanti dell'Assessorato all'Ambiente, la Regione Sicilia deve presentare le sue osservazioni al processo di Valutazione dell'impatto ambientale delle trivelle, ancora in corso, e alla Conferenza delle Regioni deve fare rete con le altre Regioni per scongiurare questo pericolo. "La Regione Sicilia ha l'opportunità di diventare leader di questa battaglia e fare fronte comune con le altre regioni contro questi nuovi attacchi. È ora di scegliere una governance del mare che tuteli le risorse e favorisca l'economia locale e non gli interessi delle compagnie petrolifere" afferma Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare, di Greenpeace Italia.  Gli ultimi fuochi del "governo tecnico" hanno infatti dato il via a progetti pericolosi di trivellazioni al largo delle coste italiane: tra queste nuove richieste nel Canale di Sicilia. 

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