Il 118 nelle isole minori. Cosa fare per
migliorare il servizio e per rispondere alle esigenze dei residenti delle isole
minori italiane, la maggior parte delle quali si trova in Sicilia. E' questo
uno dei temi trattati nel X Congresso nazionale Sis-118, i cui lavori sono
stati aperti ieri mattina a Citta' del Mare da Bernardo Alagna, responsabile
del servizio 118 della Regione Sicilia. Ai seminari scientifici prendono parte
piu' di 100 esperti provenienti da tutta Italia. Nella prima sessione dei
lavori e' stato affrontato il servizio di emergenza-urgenza nelle isole minori,
ad intervenire sono stati gli operatori che ogni giorno si dibattono fra mille problemi nelle aree piu' disagiate del Paese
e che spesso si trovano a gestire situazioni di emergenza al limite. ''Un conto
e' una chiamata che arriva al 118 da un cittadino che vive in una qualunque
citta' o in un qualunque paese peninsulare o delle grandi isole, un conto e'
quella arriva da un residente di una isola minore in cui non c'e' un presidio
ospedaliero - dice Alagna -. Se si tratta effettivamente di un paziente che ha
bisogno di un trattamento immediato e di un successivo ricovero in una
struttura ospedaliera, il servizio impone una gestione diversa, perche' e' ovvio
che bisogna organizzare un sistema di trasporto che chiama in causa gli
operatori dell'elisoccorso o delle idroambulanze. In Sicilia, purtroppo, casi
del genere sono frequenti visto che il nostro 118 e' chiamato a portare
soccorso anche agli abitanti di Lampedusa e Pantelleria che sono le isole piu'
lontane dal territorio italiano. Da quando c'e' il 118 molto e' stato fatto, ma
e' chiaro che il servizio si puo' migliorare ancora''.
venerdì 25 maggio 2012
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