martedì 22 maggio 2012

Le accuse contro il sindaco Alberto Di Marzo

Di Marzo era stato eletto sindaco di Pantelleria con una lista civica il 31 maggio del 2010 e i fatti contestatigli sono di poco successivi: nel giugno di quello stesso anno avrebbe ricevuto dall'imprenditore, che in passato si era aggiudicato rilevanti appalti nell'isola, 10.000 euro in contante e gioielli in oro per altri 800 euro, provenienti da una gioielleria gestita dallo stesso imprenditore. Si sarebbe trattato solo dell'anticipo di una tangente complessiva di 40.000 euro, poi non saldata, per assumere il figlio del costruttore come dirigente del Comune, benche' quel ruolo non fosse necessario all'amministrazione municipale. L'interessato, ingegnere idraulico, era all'oscuro di queste manovre e venne effettivamente assunto dal Comune, che pero' nell'agosto del 2011 gli mosse contestazioni disciplinari. Il padre, nel timore di un licenziamento, aveva allora deciso di rivolgersi alla magistratura e si era presentato al procuratore della Repubblica di Marsala, Alberto Girolamo Di Pisa, e al sostituto Bernardo Petralia, ai quali aveva riferito di aver corrotto il sindaco per trovare un posto di lavoro al figlio.

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