Le accuse dell'imprenditore contro Alberto Di Marzo
E' Ernesto Emmolo l'imprenditore di Alcamo (TP) che,
autoaccusandosi di corruzione, ha nuovamente messo nei guai il sindaco di Pantelleria
Alberto Di Marzo. I particolari dell'indagine sono stati divulgati nel corso di
una conferenza stampa tenuta nella Procura di Marsala. ''L'imprenditore - ha
detto il procuratore Alberto Di Pisa - ha definito il sindaco Di Marzo come
persona 'vorace e priva di scrupoli che pretendeva dal 3 al 5 per cento sull'importo
degli appalti del Comune'. Rivelando, in una sorta di sfogo, che durante la
precedente sindacatura, Di Marzo aveva preteso dall'impresa del nipote Vito
Emmolo una tangente di 120 milioni di lire per un appalto di tre miliardi
relativo a opere di urbanizzazione dell'area industriale''. Gli inquirenti
hanno, inoltre, precisato che Ernesto Emmolo, al quale Di Marzo avrebbe complessivamente
chiesto 40 mila euro, ha deciso di iniziare a ''collaborare con la giustizia
prima che il sindaco decidesse di licenziare, in seguito ad alcuni contrasti,
il figlio Dario''. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata, intanto,
notificata anche al prefetto di Trapani, Marilisa Magno, che potrebbe decidere
di sospendere il sindaco dalla carica.
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