venerdì 27 gennaio 2012

A Pantelleria Monsignor Mogavero "Vescovo rosso? Sto dalla parte degli oppressi"

PANTELLERIA, "Se la sono presa con chi non intacca certe condizioni di vita e allora e' naturale da parte mia provare rabbia, un sentimento che ti impedisce di accodarti a chi si lascia scorrere tutto quello che succede e resta a guardare". Lo ha detto monsignor Domenico Mogavero, vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, nel corso della presentazione a Pantelleria del suo libro "La chiesa che non tace", in riferimento alla manifestazione di protesta dei pescatori e dei successivi scontri avvenuti l'altro ieri a Roma. Il vescovo Mogavero ha parlato della sua esperienza ecclesiastica in una zona di frontiera come Mazara del Vallo: "Appena nominato vescovo la mia preoccupazione e' stata di capire tutta la positivita' di una terra senza difensori e senza i potenti della politica, ci sono solo i potenti della mafia". Ad una domanda di Cucci sul problema dell'immigrazione clandestina, Monsignor Mogavero ha detto: "La politica dei respingimenti e' immorale, certi costumi non vanno assecondati... Dicono che mi sono schierato. Certo che mi sono schierato. Dove c'e' l'uomo c'e' Dio. Chi me lo fa fare? La mia dignita' di vescovo. Ci chiamano i vescovi rossi perche' ci mettiamo dalla parte della giustizia, della verita', dell'oppressione, se questo e' essere comunista io sono il primo, la spiritualita' non deve far perdere di vista la dolorosa vita di chi e' oppresso".

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