giovedì 9 giugno 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria -Nord Africa

9 giugno 2011. Approfittando di una pausa nei raid aerei della Nato, che avevano raggiunto un'intensita' senza precedenti, le forze fedeli al regime di Muammar Gheddafi hanno lanciato una controffensiva su piu' fronti in Tripolitania, non limitandosi ad accerchiare con migliaia di soldati la citta'-simbolo di Misurata, sottoposta a massicci bombardamenti, ma attaccando anche altre localita' in mano agli insorti: e' il caso di Kalaa e Yafran, due localita' tra le montagne che si estendono nella parte occidentale della regione libica, conquistate dagli insorti all'inizio della settimana. Sono anch'esse state sottoposte a un massiccio martellamento da parte delle artiglierie pesanti lealiste.

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E' proseguita ieri, senza sosta, la fuga dalla Libia di migliaia di persone, dirette in Tunisia, attraverso il posto di frontiera di Ras Jedir. Ieri sono stati contati circa seimila arrivi. La maggior parte dei rifugiati, come ha verificato un giornalista della Tap, viene dalla regione di Djebel Gharbi (teatro di violenti combattimenti), oltre che dalla capitale Tripoli.Duecento famiglie libiche, riferisce sempre la Tap, sono arrivate in Tunisia scegliendo la pericolosa strada della piste sahariane, pur di sfuggire alle operazioni di guerra.

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Alcuni alti ufficiali dell'esercito libico (di cui non si sono appresi identita', grado e Arma d'appartenenza) hanno disertato e raggiunto ieri sera la Tunisia, a bordo di una imbarcazione che ha toccato la riva nel porto el Ketef, a Ben Guardane. Sulla imbarcazione c'erano complessivamente 18 libici, tra civili e militari. Nel porto di Zarzis, sempre nel sud della Tunisia, e' giunta una nave carica di 200 tonnellate di farina destinate alle popolazioni libiche. Altre due imbarcazioni, con generi alimentari e medicinali per gli abitanti della citta' libica di Zentan, sono attraccate nello stesso porto.

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Gli inquirenti della Corte Penale Internazionale (Cpi) hanno raccolto una serie di elementi in base ai quali sarebbe evidente che il leader libico Muammar Gheddafi ha ordinato ai suoi militari stupri di massa, distribuendo loro pillole sessualmente stimolanti come il Viagra.

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Due forti esplosioni hanno colpito il centro di Tripoli accanto all'area residenziale del leader Muhammar Gheddafi. Lo riportano alcuni giornalisti spiegando che la prima esplosione e' avvenuta intorno alle 22 circa ora italiana e la seconda 15 minuti dopo. Stamane i raid della Nato avevano colpito la periferia di Tajoura, a est della citta'.

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Solo una minima parte delle circa 900.000 persone che sono fuggite dalla Libia a causa dei combattimenti e dei bombardamenti della Nato sono arrivate in Europa. Lo ha reso noto oggi a Stoccolma in una conferenza stampa il capo dell'Unhcr (Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati), Antonio Guterres. ''Ritengo sia importante dire che meno del 2 per cento delle persone fuggite dalla Libia sono venute in Europa – ha dichiarato Guterres - Dei circa 900.000 profughi che hanno lasciato la Libia, la stragrande maggioranza provenivano da Paesi terzi e lavoravano da immigrati in Libia'' e sono quindi tornati nei loro Paesi d'origine.

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I ribelli libici hanno concluso la vendita di 1,2 milioni di barili di petrolio a una ditta statunitense, la Tesoro. Lo scrive la Cnn citando un comunicato del dipartimento di Stato statunitense, che non precisa il valore economico dell'accordo.

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Un cessate il fuoco in Libia e' la ''priorita' assoluta'' per ''evitare ulteriori catastrofi umanitarie''. Cosi', il ministro degli Esteri cinese, Yang Jiechi, all'indomani dell'incontro a Pechino con il suoomologo libico, Abdul Ati al-Obeidi.

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