giovedì 13 gennaio 2011

Alberto Di Marzo: ora ci negano anche il diritto all'informazione

Black out dell'informazione nell'isola di Pantelleria. "Da lunedi' non arrivano piu' i giornali. Ci viene negato il diritto all'informazione per il semplice fatto che 'la spesa non vale l'impresa'". Lo denuncia all'ADNKRONOS il sindaco di Pantelleria, Alberto Di Marzo, che spiega: "come gia' accaduto l'anno scorso, durante l'inverno le spese per portare i quotidiani nelle nostre tre edicole sono eccessive rispetto ai guadagni...e cosi'ci lasciano senza giornali. Siamo offesi -dice- sia perche' nessuno si e' premurato di avvertirci e dare spiegazioni sulla decisione, sia perche' editori e distributori si rimpallano le responsabilita' sia perche' nessuno si preoccupa di trovare un accordo e una soluzione". Un black out dell'informazione che ha suscitato le ire del primocittadino, ma anche degli abitanti e dei vip ancora in vacanza sull'isola. Di Marzo riferisce anche di aver contattato il Direttore generale dell'Associazione italiana editori, ma senza esito "perche' mi e' stato risposto che il problema riguarda i distributori". "Vorra'dire che impareremo l'arabo e faremo arrivare i giornali dalla Tunisia", ironizza ancora il primo cittadino, precisando che "sull'isola continua ad arrivare solo 'Il Giornale di Sicilia', ma - dice - se uno vuole leggere altro non puo' farlo". Il sindaco lancia poi un appello all'Enac "affinche' chieda alla compagnia aerea Meridiana disponibilita' a non far pagare il prezzo del trasporto dei giornali. Del resto - sottolinea - si tratta di appena 200 copie al giorno".
Di Marzo denuncia una "vera e discriminazione verso chi vive in un'isola, costretto a pagare di piu' per qualsiasi servizio: trasporti, salute e ora anche informazione. Un esempio per tutti - sottolinea - la sanita': qui abbiamo solo un Pronto Soccorso, e se qualcuno sta male deve utilizzare l'elisoccorso, che costa 16mila euroa volo. Costi che pesano sulle tasche della Regione e dei cittadini, costretti a pagarsi un albergo a Trapani o a Palermo, con tutti i disagi che cio' comporta. Ora - conclude - ci viene negata anche l'informazione. E' la solita Italia a due velocita'", denuncia.

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