martedì 18 gennaio 2011

Crisi tunisina: filo diretto Tunisi - Pantelleria

Per Pantelleria, confinante con il Nord Africa e ponte naturale tra quella cultura e l’Italia, è impossibile trascurare quanto accade nella dirimpettaia Tunisia. Per sopperire al mancato ’arrivo di quotidiani nell’isola pubblicheremo, fin tanto che la situazione non si normalizzerà, le principali notizie sull’evolversi degli avvenimenti.

18 gennaio 2011- Chi ha provocato il "massacro" in Tunisia dovra' renderne conto alla giustizia. Lo ha affermato il primo ministro riconfermato Mohammed Ghannouchi in un'intervista a 'Europe 1' in cui ha sottolineato anche, relativamente al nuovo governo, che "tutti i ministri che sono rimasti hanno le mani pulite e una grande competenza". "Hanno sempre agito - ha aggiunto il premier - per preservare gli interessi nazionali". Tornando alle violente proteste nel Paese Ghannouchi ha anche assicurato che "l'esercito non ha mai aperto il fuoco contro i manifestanti" e che "lo stato d'emergenza e' stato annunciato poche ore prima la fuga del presidente ben Ali". "La mia prima direttiva alle forze dell'ordine e' stata di non sparare in nessun modo contro la popolazione. Avevano solo il diritto di usare dei lacrimogeni, oppure proiettili di gomma".
Nell'intervista Ghannouchi ha affermato anche di aver avuto l'impressione che "negli ultimi tempi, alla fine del regno, la Tunisia fosse gestita dalla moglie di Ben Ali, Leila Trabelsi" Secondo alcune indiscrezioni la moglie di Ben Ali avrebbe fatto sparire il tesoro di Ali stipando un aereo con 1,5 tonnellate di lingotti d'oro. Infine il premier ha confermato che il massimo dirigente del movimento islamico Ennahdha, Rached GHannouci, non rientrera' dall'esilio a Londra se non verra' prima approvata una legge sull'amnistia che cancelli la condanna all'ergastolo del 1991.
- Non si fermano a Tunisi gli scontri tra i militari e i sostenitori del presidente destituito Zine el Abidine Ben Ali. Nonostante l'annuncio di un'amnistia del nuovo governo di unita' nazionale, all'alba si sono uditi colpi d'arma da fuoco nel quartiere La Marsa e nella zona residenziale di Gammart, dove si trovano le sedi di diverse ambasciate. Le milizie che sostengono Ben Ali hanno
causato diversi incidenti anche in altri quartieri della capitale.

-Intanto ieri a Pantelleria. oltre al gommone già segnalato nelle nostre notizie flash. un altro è arrivato sulla nostra isola con otto extracomunitari in localita' Nika'. Fermati da carabinieri e uomini della guardia costiera gli otto uomini hanno detto di essere tunisini e hanno dichiarato di essere partiti da Capo Bon. Sono stati portati nella caserma dei carabinieri dove hanno ricevuto indumenti asciutti e cibo. Saranno trasferiti nel centro di accoglienza a Trapani.

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