venerdì 28 gennaio 2011

Crisi tunisina: filo diretto Tunisi -Pantelleria

Finalmente sono tornati i quotidiani nelle edicole del centro. Ma per Pantelleria è impossibile trascurare quanto accade nella dirimpettaia Tunisia. Per sopperire al mancato ’arrivo dei quotidiani nelle contrade continueremo ad dare informazioni sull’evoluzione della crisi tunisina.

28 gennaio 2011. La Tunisia ha chiesto ufficialmente al Canada di arrestare il cognato miliardario di Ben Ali, Belhassen Trabelsi. Lo ha detto l'ambasciatore tunisino a Ottawa. Nel frattempo, il governo canadese gli avrebbe revocato lo stato di residente permanente. Belhassen Trabelsi, atterrato a Montreal lo scorso venerdi' con il suo jet personale, con la moglie i figli e una governante, si troverebbe ora in un albergo a Vaudreuil, a ovest di Montreal, in Quebec.
Belhassen Trabelsi e' uno dei fratelli della moglie di Ben Ali, ed e' arrivato in Canada con un regolare permesso di residenza permanente, non richiedendo asilo politico, come ha precisato nei giorni scorsi il ministro dell'Immigrazione canadese, Jason Kenney. La sua presenza in Canada ha suscitato la profonda reazione dei tunisini canadesi, viste le accuse di corruzione per altissime somme di denaro nel suo paese.
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Ieri sera alla tv nazionale tunisina sono state trasmesse per la prima volta le immagini dell'arresto di alcuni membri della famiglia di Ben Ali, tra questi si riconosce Imed Trabelsi, il nipote dell'ex first lady Leila. Il breve video mostra la polizia che ferma i parenti di Ben Ali all'aeroporto di Tunisi.
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''La missione di questo governo e' portare il Paese alla democrazia''. Lo ha affermato il primo ministro tunisino, Mohamed Ghannouchi, nell'annunciare in serata la nuova composizione dell'esecutivo dopo il rimpasto che ha estromesso i ministri legati al regime di Ben Ali. Sono 12 in
tutto i ministri sostituiti. Ecco di seguito le frasi piu' significative nell'atteso annuncio di Gannouchi :''E' un governo provvisorio con una missione ben precisa permettere al Paese il passaggio alla democrazia''. ''La sua missione e' di permettere al Paese la transizione verso la democrazia e perseguira' questa missione fino all'organizzazione delle elezioni che rifletteranno la volonta' del popolo''. ''Il governo appena costituito e' un governo provvisorio e di transizione''. ''La scelta dei nuovi ministri e' stata effettuata sulla base dell'efficacia e della capacita' di affrontare le sfide''
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Varato nuovo governo. Rimangono anche due dei tre leader dei partiti di opposizione legale: Ahmed Chebbi (Partito Democratico progressista) e Ahmed Brahim (Ettajdid), mentre il Forum Democratico del Lavoro e delle Libertà, che aveva ritirato il suo rappresentante Mustapha ben Jafaar dal primo esecutivo, rimane assente. Confermato anche il Ministro-blogger, Mohamed Aolou, aldicastero per la Gioventù e lo Sport. Rimane da risolvere il nodo delle opposizioni illegali: rimangono assenti dall'esecutivo e fino all'applicazione della legge di amnistia non potranno organizzare alcuna campagna elettorale: di fatto, appaiono al momento escluse dalla gestione della transizione, altro aspetto che potrebbe minare la credibilità del nuovo esecutivo.
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Nell'ambito dell'ondata di manifestazioni che da settimane percorre la Tunisia, una marcia delle donne ''per la cittadinanza, l'uguaglianza e la dignita''' e' in programma domani pomeriggio a Tunisi.

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