lunedì 9 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria – Nord Africa
9 maggio 2011. Sbarco di migranti a Pantelleria. Un gruppo di tunisini e' giunto a bordo di un gommone nel porto di Scauri. Sono una decina quelli intercettati dai carabinieri lungo la strada perimetrale dell'isola. Lo scafista con il gommone usato per la traversata e' stato inseguito e arrestato dalla Guardia costiera.
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Un barcone con 30 immigrati tunisini e' approdato sull'isola di Pantelleria dopo essere stato intercettato da una motovedetta della Guardia di finanza che ha portato il mezzo fino all'approdo sull'isola. I tunisini dovrebbero essere trasferiti entro oggi a Trapani.
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La primavera araba ha costretto la Banca mondiale a rivedere i suoi piani di sviluppo. Lo scrive il Daily Star Lebanon, citando il direttore per il Medio Oriente, Hedi Larbi. Già oggetto di pesanti critiche da parte di decine di esperti, che accusano la Banca Mondiale di "fondamentalismo del libero mercato", le politiche dell'organizzazione potrebbero ora subire un'inversione di tendenza, sulla scia del rovesciamento dei regimi di Egitto e Tunisia. D'ora in poi l'azione della Banca mondiale sarà più rigorosa e focalizzata sul tentativo di risolvere il disallineamento tra la formazione scolastica e il mercato del lavoro, con l'obiettivo di abbassare i livelli di disoccupazione.
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Il premier tunisino Beji Caid Sebsi ha detto che le elezioni in programma per il prossimo 24 luglio per ragioni tecniche potrebbero anche essere rinviate ad una data successiva. Dalla consultazione del prossimo luglio deve scaturire un'assemblea che sara' incaricata di redigere la nuova costituzione dopo la caduta del regime dell'ex presidente Zine al-Abidine Ben Ali.
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Sono circa 70 le persone arrestate ieri dalla polizia per gli incidenti nel centro di Tunisi. Lo ha reso noto, oggi, il ministero dell'Interno, con un comunicato diramato dalla Tap, che ha precisato che molte delle persone arrestate hanno precedenti penali. Nel corso degli incidenti sono stati danneggiati esercizi commerciali nelle zone di Sidi Hassine e del Kram (dove c'e' il grande spazio dedicato alle esposizioni) nella ''Grand Tunis''. Altri incidenti, con saccheggi, si sono registrati a Sidi Bouzid, dove e' stato anche incendiata la sede della Direzione regionale dell'Agricoltura.
Le stesse fonti del Ministero dell'Interno hanno poi reso noto che cinque posti di polizia e della Guardia nazionale sono stati incendiati a El Mnihla, Intilaka, El Mourouj, Ibn Khaldoun e Kasserine.
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E' fuggita dalla Libia in Tunisia perche' temeva per la propria incolumita' Eman al-Obeidy, la donna che il 26 marzo scorso entro' all'Hotel Rixos di Tripoli e denuncio' -parlando con la stampa internazionale- di essere stata sequestrata ad un posto di blocco e trattenuta per due giorni durante i quali era stata picchiata e stuprata da 15 uomini del regime.
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Intensi combattimenti hanno avuto luogo ieri a Misurata, la città dell'ovest della Libia controllata dai ribelli ma assediata dalle forze governative. A partire da metà giornata, i combattimenti si sono svolti su tre fronti intorno alla città: a Shintan a est, nei pressi dell'accademia militare e lungo la strada per l'aeroporto a sud, a Burgueya a ovest.
I ribelli hanno indicato di avere rafforzato il loro controllo a Burgueya, mentre la battaglia si concentra nel settore dell'aeroporto. "Prepariamo il terreno per avanzare e conquistare l'aeroporto. Può accadere in qualsiasi momento", ha spiegato Omar Salem, 48 anni. "Abbiamo atteso quasi due settimane per cacciare l'esercito di Gheddafi dei dintorni della città per impedire che continui a bombardare", ha aggiunto. "L'esercito è piazzato all'aeroporto. Abbiamo bisogno che la Nato bombardi", ha affermato un altro comandante dei ribelli, Ahmad Bassem.

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