lunedì 2 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria – Nord Africa
2 maggio 2011. Colpi di mortaio sono esplosi in territorio tunisino, vicino alla frontiera con la Libia, durante una sparatoria tra ribelli libici e forze lealiste del colonnello Muammar Gheddafi. Lo hanno raccontato testimoni oculari. I proiettili di mortaio sono caduti a circa 300 chilometri dalla frontiera su una zona desertica nel settore di Dehiba, nel grande sud tunisino. La guardia nazionale tunisina dispiegata in questo settore ha inoltre scongiurato un'infiltrazione di combattenti fedeli al colonnello Gheddafi.
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Migliaia di profughi libici hanno raggiunto ieri mattina il valico di frontiera di Dehiba, al confine con la Tunisia. La polizia tunisina ha registrato la cifra record di 4.970 persone in un solo giorno. A metà mattina decine di veicoli libici si sono messi in coda per superare il confine, nonostante l regime abbia inviato propri soldati a pochi chilometri dal valico di transito a scopo intimidatorio.
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''Ho fatto l'accordo con la Tunisia, che sta funzionando, ma sto ancora aspettando che l'Europa mi dia una risposta se vuole collaborare: Se non ci muovevamo noi eravamo ancora all'inizio''. Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni parlando dei problemi legati all'immigrazione nel Mediterraneo, all'inaugurazione di una sede della Lega Nord. A giudizio di Maroni ''l'Europa non reagisce, non da' risposte, pone solo limiti''. ''Noi non ci lamentiamo - ha continuato -, chiediamo all'Unione Europea, a cui diamo 14 miliardi di euro all'anno, di darci una mano quando ci sono problemi gravi''
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Muammar Gheddafi accusa Silvio Berlusconi e il parlamento italiano di crimini di stampo colonialistico. "Mandando i suoi aerei a bombardare, oggi come ieri a Gherdabia. L’ Italia commette gli stessi crimini perpetrati nel 1911 e attua la stessa politica coloniale. E' un'Italia violenta. Il mio amico Berlusconi e il parlamento italiano, se esiste davvero un parlamento, commettono oggi un crimine".
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Gheddafi dovrebbe fare la stessa fine di Osama bin Laden, ucciso dalle forze Usa in un attacco compiuto in Pakistan. Lo ha detto un portavoce dei ribelli libici oggi.
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E' diventato famoso per aver pescato il polpo Paul, il cefalopode oracolo che indovinava le squadre vincenti ai mondiali di calcio in Sudafrica, oggi, Yuri Tiberto, fa parlare di se' per essersi dimesso da consigliere comunale di Campo nell'Elba per il raid sulla Libia in cui e' morto il figlio minore di Gheddafi, la moglie e tre bambini. Tiberto, che e' proprietario dell' acquario dell'Elba, era stato eletto nelle fila della lista civica ''Alleanza per Campo''.
Il consigliere ha così motivato la sua scelta.''Pur nella modesta qualita' di consigliere comunale, mi sento un rappresentante dello Stato e delle istituzioni. Per quanto ne sappiamo il raid Nato potrebbe esser stato effettuato anche da un nostro aereo. Ritengo lo Stato complice consapevole di strage e infanticidio volontario, non posso e non voglio continuare a rappresentarlo''.
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Sono previsti nel primo pomeriggio di oggi i funerali del sesto figlio di Muammar Gheddafi, Seif al-Arab, e dei tre nipoti del colonnello libico uccisi in un raid aereo della Nato due giorni fa. Lo haannunciato la tv di Stato libica, secondo la quale i funerali si terranno nel cimitero dei 'martiri' di al-Hani, nella capitale libica. Nel corso della cerimonia saranno sepolti anche i cadaveri delle altre persone uccise nello stesso raid avvenuto alla periferia di Tripoli.

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