martedì 10 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria - Nord Africa

10 maggio 2011.Da Bengasi arrivano i primi aiuti per i rifugiati libici che hanno trovato ospitalita' in Tunisia.E' infatti giunta nel porto commerciale di Zarzis, nel sud della Tunisia, una nave, la ''Salaheddine'', carica di aiuti destinati ai libici rifugiati in Tunisia e proveniente dalla ''capitale'' degli insorti. Gli aiuti consistono in medicinali e derrate alimentari, che sono stati presi in consegna dalla Croce rossa tunisina, che ne curera' la distribuzione. Nel campo di Ras Jedir (a poche decine di chilometri da Zarzis) sono ancora circa tremila i libici assistiti dalle organizzazioni umanitarie.
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Il responsabile e i funzionari del governatorato di Beja in Tunisia sono stati costretti a lasciare gli uffici sotto la pressione di migliaia di manifestanti che hanno assediato il palazzo rivendicando, riferisce la Tap, ''il risanamento della regione dai simboli della corruzione''. Le forze di sicurezza e i militari dell'Esercito si sono dispiegati a protezione del governatorato, contro il quale non sono stati segnalati danni o saccheggi.
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Il palazzo presidenziale di Cartagine, dove risiedeva l'ex presidente della repubblica tunisina, Ben Ali, a seguito dei controlli minuziosi eseguiti dalla Commissione contro la corruzione e la malversazione, continua a riservare altre sorprese. Secondo la Tap, la Commissione ha reso noto oggi che una nuova perquisizione ha consentito di scoprire gioielli custoditi in 169 buste, poco piu' di undicimila sterline britanniche e 25 mila dinari (pari a circa 12,5 mila euro) in contanti. Scoperti, inoltre, dei reperti archeologici e delle sostanze ''probabilmente stupefacenti'' (non in grande quantita'), un fucile mitragliatore semi-automatico e cartucce.
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L'Alta commissione incaricata di preparare le elezioni di luglio in Tunisia ha eletto quasi tutti i membri della commissione elettorale indipendente, incaricata della supervisione dello scrutinio che dovrà designare la nuova Assemblea costituente. Lo ha annunciato un responsabile politico.
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"Si sentono ancora gli aerei passare sulla citta' e sganciare bombe nelle aree circostanti ma per il momento non ci sono bombardamenti diretti su Tripoli". Lo afferma ad Asianews monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli. Martinelli rende noto che ieri 30mila persone sono scappate da Tripoli verso la Tunisia. Dall'inizio dell'operazione Odyssey Dawn sono oltre 600mila i libici che hanno varcato i confini.(AGI)
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Quattro bambini sarebbero rimasti feriti nell'attacco Nato di stanotte su Tripoli: lo riferiscono funzionari libici. I piccoli sarebbero stati raggiunti da frammenti di vetro provocati dalle esplosioni.''Due dei bambini - ha detto un funzionario - sono rimasti gravemente feriti e sono ricoverati in terapia intensiva''.
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Il compound del leader libico Muammar Gheddafi e un'agenzia di intelligence sarebbero stati colpiti durante i violenti bombardamenti lanciati la scorsa notte a Tripoli. Diversi velivoli hanno lanciato otto raid in circa tre ore, in un attacco insolitamente violento contro la capitale libica. Quattro esplosioni hanno scosso la città poco dopo le 2 locali, facendo tremare le finestre dell'albergo dove risiedono i giornalisti, seguite poco dopo da altre due deflagrazioni. Durante la notte si sono udite sirene e sporadici colpi di fucili d'assalto e armi pesanti, mentre gli aerei continuavano a sorvolare la città.
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Una rivolta popolare contro le forze fedeli al regime sarebbe in corso alla periferia di Tripoli: lo ha riferito sul proprio sito on-line il quotidiano libico di opposizione 'Brnieq', secondo cui gli insorti
sarebbero muniti di armi leggere fornite loro da elementi dei servizi di sicurezza che avrebbero disertato. L'indiscrezione, smentita seccamente da fonti governative, non ha finora trovato riscontri indipendenti.
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