lunedì 30 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria – Nord Africa
30 maggio 2011.Fine settimana agitato per Pantelleria. venerdì 27. E’ giunto un barcone con 55 migranti, tra cui una donna, quasi certamente partito dalla Tunisia intercettato dalle motovedette della Guardia Costiera a poche miglia da Pantelleria. Domenica 29.Dodici tunisini sono stati rintracciati dai carabinieri lungo la strada perimetrale di Pantelleria. Erano sbarcati in localita' Suvaki con una piccola imbarcazione che e' stata sequestrata. Nello stesso giorno. Una richiesta di soccorso e' stata lanciata nel pomeriggio attraverso un cellulare da un gommone di circa sette metri con otto persone a bordo.
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Si sta procedendo alla riorganizzazione del campo Choucha Tunisia che, a poca distanza dal posto di frontiera tunisino di Ras Jedir, e' stato quasi completamente distrutto, nei giorni scorsi, a causa di scontri tra gruppi di rifugiati.
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Una catena umana tra militanti della sinistra radicale italiana e francese, per rivendicare la libera circolazione delle persone, e quindi anche degli immigrati in Europa. A organizzarla alla frontiera di ponte San Ludovico, a Ventimiglia (Imperia), sono state alcune centinaia di manifestanti, che si sono dati appuntamento per un pic-nic di solidarietà.
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''Sono cento giorni dall'inizio di questa rivolta benedetta e vediamo emergere la vittoria sul piano nazionale e internazionale''. Cosi' il presidente del Consiglio nazionale di transizione Mustafa Abdel Jalil festeggia i 100 giorni di rivoluzione in Libia, sottolineando ''il forte sostegno internazionale'' alla rivolta e salutando con favore ''la presa di posizione del G8'', secondo il quale ''nessun negoziato sara' possibile'' se Gheddafi e il suo regime non lasceranno il potere.
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L'uscita di scena di Muhammar Gheddafi e' l'unica soluzione possibile alla crisi in Libia. A dichiararlo alla Xinhua e' stato il presidente del Consiglio nazionale di transizione libico, Mustafa Abdul Jalil. "L'unica condizione per colloqui sulla soluzione della crisi e' che Gheddafi, la sua cerchia ristretta e la sua famiglia non abbiano alcun futuro nell'arena politica della Libia e che se ne vadano".
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Missione a Tripoli del presidente sudafricano Jacob Zuma, con l'intento di trattare con il regime libico una strategia di uscita per Muammar Gheddafi. Lo ha riferito una fonte anonima del suo entourage. Il portavoce del presidente ha tuttavia precisato che non e' esatto parlare di strategia di uscita, quanto di un tentativo che si inquadra negli sforzi dell'Unione Africana diplomatici per indurre la leadership libica ad adottare riforme politiche che mettano fine alla crisi che dura da 100 giorni.
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Tripoli pronta ad avviare un procedimento legale contro il presidente francese Nicolas Sarkozy per crimini contro l'umanita', nel quadro della ''campagna militare'' a guida Nato in Libia. Un funzionario del ministero della Giustizia libico, Ibrahim Boukhzam, ha fatto sapere che due avvocati francesi, Jacques Verges e Roland Dumas, si sono offerti di rappresentare le famiglie vittime dei bombardamenti condotti dall'Alleanza sul territorio libico. ''I due avvocati stanno per presentare una denuncia ai giudici francesi nei confronti del presidente Nicolas Sarkozy, in nome delle famiglie libiche'', ha detto Boukhzam nel corso di una conferenza stampa a Tripoli.

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