martedì 24 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria - Nord Africa

24 maggio 2011. Uomini armati di bombe molotov hanno attaccato nella notte due postazioni delle forze di sicurezza tunisine a Zarzis, nel sud-est del Paese. La causa dell'assalto sarebbe stato il tentativo, mancato, di liberare un detenuto recentemente arrestato dalla Guardia nazionale locale.

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Un Paese orgogliosamente arabo, convintamente islamico, ma fortemente deciso a conservare la laicita' dello Stato e delle sue istituzioni. E' il quadro che emerge da un sondaggio, condotto da Sigma Conseil, in Tunisia sul ruolo che dovra' avere la religione nella prossima Costituzione.

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Il ministro degli Esteri libico, Abdelati Obeidi, e' transitato oggi dal posto di frontiera tunisino di Ras Jedir, diretto a Djerba. Non e' la prima volta che Obeidi arriva a Ras Jedir per poi proseguire verso altra destinazione. Nelle stesse ore, riferisce la Tap, sono transitati dal posto di frontiera anche l'ambasciatore di Tripoli in Liberia ed altri esponenti libici, tutti diretti a Djerba.

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All'incontro con Jendoubi, che si e' svolto al palazzo presidenziale della Kasbah, riferisce la Tap, era presente anche il presidente dell'Istanza superiore per la realizzazione degli obiettivi della rivoluzione e per la riforma politica e latransizione democratica, Yadh Ben Achour. Jendoubi ha spiegato al premier ''l'impossibilita' di organizzare le elezioni il 24 luglio'', la data da tempo fissata, consegnandogli le conclusioni dell'Istanza da lui presieduta che ha individuato nel 16 ottobre la data migliore per andare al voto, ''per ragioni procedurali e materiali''.

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Si terra' domani, nella sede di Lione dell'Interpol, in Francia, una riunione per fare il punto sulle richieste avanzate dalla giustizia tunisina per l'esecuzione di mandati di cattura internazionali a carico dell'ex presidente Zine El Abidine Ben Ali e di suoi congiunti o ex collaboratori.

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Il ministro degli Esteri danese, Lene Espersen, ha criticato oggi la decisione di inviare elicotteri da combattimento in Libia, stimando che tale decisione e' in contrasto con la risoluzione dell'Onu.

''Non consiglio di cominciare a prendere decisioni che rappresentano una chiara violazione della risoluzione 1973'' che autorizza l'uso di ''tutti i mezzi necessari'' per proteggere i civili dagli attacchi delle forze di Gheddafi, ha detto il ministro danese a Bruxelles, al termine di una riunione dei capi della diplomazia dell'Ue. La signora Espersen ha fatto esplicito riferimento alla decisione annunciata oggi da Francia e Gran Bretagna di inviare elicotteri da combattimento per attaccare le forze a terra di Gheddafi. La Danimarca contribuisce alla forza internazionale in Libia con sei caccia F-16.

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Nuovo raid della Nato nella notte a Tripoli. Aerei della coalizione internazionale hanno compiuto un attacco simultaneo nei pressi della residenza del colonnello Muammar Gheddafi. Per una quindicina di minuti sono state ascoltate una ventina di esplosioni e sono state viste colonne di fumo alzarsi in cielo dalla zona del compound di Bab al-Aziziya, residenza dei Rais. Secondo il portavoce del governo libico, Moussa Ibrahim, le vittime sarebbero tre mentre circa 150 sarebbero i feriti. Ad essere maggiormente colpiti, secondo Moussa, i civili, che sarebbero stati feriti o uccisi, perche' vicini ai luoghi dell'attacco. Il raid di questa notte segue le dichiarazioni del ministro della Difesa francese, Gerard Longuet, che ha dichiarato che presto Parigi impieghera' propri elicotteri da combattimento per poter compiere attacchi mirati ad obiettivi militari.


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