lunedì 23 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria –Nord Africa

23 maggio 2011. Il presunto numero due di Al Qaida, il medico egiziano Ayman al-Zawahri, in un messaggio audio saluta e dichiara di sostenere le rivolte nel mondo arabo e chiede che in Egitto sia ora instaurata la sharia, la legge islamica. Lo scrive il sito Usa di sorveglianza dei siti internet islamici, Site. Nell'audio, che dura 49 minuti e che, secondo Site, e' stato registrato prima dell'uccisione di Bin Laden, al-Zawahri si rivolge alle popolazioni di Libia, Egitto e Siria. Sull'Egitto il terrorista condanna i militari, rimasti al potere, per non aver aiutato gli egiziani residenti in Libia e deplora il fatto che, benche' la costituzione egiziana sia fondata sulla sharia, nella pratica il Paese sia retto da ''leggi umane''. Al-Zawahri sprona quindi gli egiziani ad approfittare della rivoluzione ''per imporre una vera sharia nel Paese'', a rompere con Israele e ad aprire la frontiera con la Striscia di Gaza.

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Quattro eritrei sono morti in un incendio scoppiato in un campo profughi in Tunisia, vicino al confine con la Libia. Lo hanno reso noto le forze di sicurezza, aggiungendo che il tragico incidente ha causato la protesta dei rifugiati che lamentano le pessime condizioni della tendopoli.Nel campo di Choucha, a sette chilometri dalla frontiera libica, sono ospitate migliaia di persone di diversa etnia, fuggite dalle violenze in Libia.

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La Francia ha respinto più di 3.200 tunisini clandestini verso l'Italia o la Tunisia dalla fine di febbraio. Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Claude Guéant, precisando che tra i clandestini c'erano alcuni ex detenuti comuni usciti di prigione in Tunisia o ex agenti di polizia del regime di Ben Ali, identificati in Francia.

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La Commissione Elettorale tunisina ha proposto di rinviare le elezioni dal 24 luglio al 16 ottobre "per ragioni esclusivamente tecniche".

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E' di nove morti il bilancio di una serie di scontri iniziati ieri e proseguiti fino all'alba di oggi lungo il confine tra la Libia e la Tunisia tra i ribelli libici e le brigate fedeli a Muammar Gheddafi. Secondo quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeera', gli scontri sono avvenuti nella zona di Wazin, già teatro nelle scorse settimane di violenti combattimenti. Le vittime degli scontri delle ultime ore sono otto uomini di Gheddafi e un combattente dei ribelli.

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La moglie di Muammar Gheddafi, Safia, e la figlia del rais, Aisha, si troverebbero ancora a Tripoli e non avrebbero mai lasciato la Libia. Ad affermarlo è una fonte ufficiale libica vicina al colonnello Gheddafi, citata dal giornale arabo 'al-Sharq al-Awsat', che ha smentito quindi le voci circolate nei giorni scorsi circa una fuga delle due donne in Tunisia.

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La Francia avrebbe inviato degli elicotteri da combattimento dell'esercito in Libia. Lo scrive Le Figaro spiegando che gli elicotteri, utilizzabili per il combattimento sul terreno, sono partiti a bordo della nave Tonnerre che ha lasciato Tolone il 17 maggio scorso. Le Figaro aggiunge che "lo stato maggiore non ha ancora comunicato che ruolo dovranno avere in Libia". Sul Tonnerre sarebbero stati imbarcati ben 12 elicotteri.

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