giovedì 19 maggio 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria –Nord Africa

19 maggio 2011. Tunisia smentisce la presenza di familiari di Gheddafi. Al Jazira ha citato un portavoce del ministero dell'Interno tunisino. Ieri un quotidiano arabo pubblicato a Londra, Al Quds al Arabi, e la radio tunisina Mosaique avevano affermato che la moglie del rais libico, la figlia e il figlio minore si trovavano a Djerba, localita' turistica ormai meta di molti esponenti del regime in fuga.

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Al Qaida ha diffuso l'ultimo video di Osama bin Laden, in cui il leader dell'organizzazione terroristica saluta le rivolte in Tunisia e in Egitto e invita i musulmani a trarre vantaggio da questa "rara opportunità storica" per ribellarsi. Nel filmanto, Bin Laden raccomanda ai musulmani di dare vita a un Comitato con il compito di dare consigli rivoluzionari e decidere quando far arrivare la rivolta in tutto il mondo islamico. "Qualsiasi ritardo potrebbe determinare la perdita di questa opportunità, mentre iniziarla prima del tempo aumenterebbe il numero delle vittime - dice Bin Laden - penso che i venti del cambiamento soffieranno su tutto il mondo musulmano con il permesso di Allah".

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Gheddafi sarebbe sfuggito a un attentato. La voce, non confermata, è riportata oggi dal quotidiano La stampa. Secondo quanto si legge, sarebbe stato il ministro della Difesa, il generale Abu Bakr Junes, a cercare di uccidere il rais. Che, secondo alcune indiscrezioni che arrivano dai ribelli di Bengasi, sarebbe stato assassinato a sua volta. Una fonte vicina ai rivoltosi, citata dal giornale, esprime però le sue perplessità: "Se fosse stata una guardia del corpo a tentare di uccidere Gheddafi, allora l'episodio potrebbe pure essere vero. Chiunque si avvicina al colonnello vien perquisito e dunque dubito che il ministro della Difesa abbia estratto un'arma per tentare di uccidere Gheddafi", ha spiegato la fonte.

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''Ho sentito da alcuni resoconti di stampa e delle associazioni umanitarie che e' stata notata una strana cadenza negli sbarchi a Lampedusa, che sembrano avvenire a ritmi regolari ogni cinque giorni: c'e' dietro un'organizzazione?''. E' il timore espresso dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana, interpellato questa mattina all'aeroporto di Lampedusa poco prima della sua partenza per Palermo, dopo la sua visita sull'isola a seguito del cardinale Angelo Bagnasco.

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Nuovo allarme di Ban ki-Moon ha per l'emergenza umanitaria in Libia. Il segretario generale dell'Onu ha riferito che il suo inviato speciale per la Libia, Abdul Illah al-Khatib ha "lavorato sodo" per convincere il regime ad accettare un cessate il fuoco verificabile, ma non vi sono progressi. "Alla luce della situazione umanitaria che sta peggiorando, la crisi si aggrava.

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Aerei della Nato hanno colpito, nella giornata di ieri, obiettivi nella regione libica di Bouknes, a circa 15 chilometri dal confine tunisino. Lo riferisce oggi la Tap, citando testimoni oculari. Obiettivo dei raid e' stata una caserma dei lealisti, gia' in precedenza bombardata. Dei rifugiati, che hanno attraversato il confine, hanno riferito di altri bombardamenti della Nato nella regione di Zouara.

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