sabato 26 marzo 2011

Pantelleria, notizie dal fronte

Filo diretto Pantelleria - Tripoli
26 marzo 2011. Tra i clandestini di ieri sbarcati a Pantelleria c’è un Donadoni. Il padre lo ha chiamato "Donadoni", come l'ex ct degli Azzurri ed attuale allenatore del Cagliari. Quando e' nato, 25 anni fa, il Milan di Sacchi dominava la scena nazionale ed internazionale.
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La missione a Lampedusa di Frontex, l'agenzia europea delle frontiere, che doveva terminare il 31 marzo, e' stata estesa per altri 5 mesi, fino a tutto agosto. E' stato inoltre deciso di includere nell'area di operazione anche la Sardegna, dove sono stati dispiegati assetti aerei.
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Fino a 2.500 dollari a ogni clandestino giunto in Italia che accetterà di rientrare volontariamente nel suo Paese e un pacchetto di aiuti economici alla Tunisia in modo che possa affrontare in modo autonomo il problema sottosviluppo che è alla radice dell`ondata migratoria: queste le proposte
presentate ieri a Tunisi dal ministro degli Esteri Franco Frattini-
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Sono almeno 114, tra cui molti civili, le persone uccise dai raid della coalizione internazionale sulla Libia, secondo quanto riferisce il regime di Tripoli. Oltre 445, inoltre, sarebbero i feriti della campagna condotta contro le truppe di Muammar Gheddafi. ''Dal 20 al 23 marzo, gli attacchi hanno ucciso 114 persone e ferito 445'', ha detto oggi il ministro della Sanita' Khaled Omar nel corso di una conferenza stampa a Tripoli.
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''E' chiarissimo che nella vicenda libica c'e' anche l'inquietante componente costituita da una politica neocolonialista e di potenza da parte della Francia di Sarkozy che gode in Italia anche della copertura di un settore della sinistra e del giornale La Repubblica che sono pronti a sostenere chiunque sia contro Berlusconi''. E' quanto ha afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. ''Il problema invece e' che qui non e' in ballo Berlusconi ma l'Italia e forti interessi economici - ha aggiunto -. Al centro della partita non c'e' alcun interesse reale da parte francese nei confronti della salvezza dei cittadini libici , ma precisi interessi economici e di politica di potenza. La linea di politica estera del ministro Frattini e quella di politica della Difesa del ministro La Russa vanno sostenuti dalla maggioranza e non solo da essa. L'Italia e' presente tuttora in Libia da tutti i punti di vista. E' bene quindi che portiamo avanti anche una nostra linea diplomatica''.
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Ad Ajdabiya combattenti ribelli ballano sui carri armati, sventolano bandiere e sparano in aria da edifici crivellati di proiettili, dopo una notte di battaglia. Vicino all'ingresso orientale della città ci sono una dozzina di carri armati distrutti e il terreno ` cosparso di bossoli. Ci sono segni di intensi combattimenti anche all'ingresso ovest della città.
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Nell'ambito delle operazioni di embargo sulla Libia previste dalla Risoluzione 1973 dell`Onu, a partire dalla mezzanotte di ieri sono state trasferite sotto comando Nato quattro navi italiane: la portaerei Giuseppe Garibaldi, la fregata Libeccio, la nave rifornitrice Etna e il pattugliatore Comandante Bettica. Lo ha reso noto lo Stato maggiore della Difesa in un comunicato.
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Le forze fedeli al leader libico Muammar Gheddafi sono inseguite dagli insorti in direzione della citta' libica di Brega. Lo riferisce un portavoce dei ribelli, Shamsiddin Abdulmollah, precisando che Ajdabiya, al momento, ''e' al cento per cento nelle mani'' di rivoltosi.
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