martedì 22 marzo 2011

Pantelleria. Notizie dal fronte.

Filo diretto Pantelleria - Tripoli

22 marzo 2011. Tre classi delle elementari di Pantelleria, per un totale di 48 alunni, da ieri non vanno piu' a scuola nelle aule di una palazzina dell'Aeronautica militare dove erano ospitate. Gia' la settimana scorsa il comandante della Base militare aveva fatto capire che sarebbero state avvertire le famiglie ed il Comune, nel caso di un coinvolgimento per la crisi libica. Da oggi le tre classi saranno ospitate presso l'edificio della scuola media in via Dante.
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Ancora sbarchi a Lampedusa . Complessivamente 127 migranti sono arrivati nella notte sulla piu' grande delle Pelagie. Viaggiavano a bordo di due carrette del mare soccorse dalla Guardia di finanza. Con gli ultimi arrivi supera quota 5mila il numero di immigrati presenti a Lampedusa.
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Oggi arriva a Lampedusa una delegazione del comitato parlamentare di controllo sull'accordo di Schengen guidata dal presidente Margherita Boniver. Attesa anche la nave militare "San Marco", con cui potrebbero essere trasferiti centinaia di migranti.
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"Un intervento sbagliato. Non si puo' risolvere la violenza con altra violenza. Non si capisce chi comanda e cosa vogliono fare. Dicono che bombardano la contraerea e poi tentano di colpire Gheddafi". Cosi' monsignor Martinelli, vescovo di Tripoli, ha commentato i bombardamenti che da tre giorni stanno colpendo il territorio libico. "E' una situazione che non portera' da nessuna parte", ha aggiunto. La comunita' cristina di Tripoli conta tra le sue file, molti congolesi, etiopi ed eritrei "costretti a rimanere nel paese per l'impossiblita' di rientrare nei loro. Stiamo cercando di aiutare a tenere insieme la nostra comunita'. Fortunatamente per i rifugiati si e' aperto un varco verso la Tunisia, dove le Nazioni Unite hanno aperto uffici al confine", ha spiegato il vescovo. Della comunita' italiana a Tripoli, "sono rimastesolamente due suore. La gente ha paura di uscire di casa, io rimango qui finche' rimarra' un solo cristiano", ha concluso.
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I giornalisti di cui si sono perse le tracce sono il britannico Dave Clark e Roberto Schmidt della France Presse, e l'americano Joe Raedle, di Getty Images. I tre viaggiavano da Tobruk verso Ajdabiya, quando sono stati fermati da un convoglio di mezzi militari. Sono stati fatti salire a bordo di uno dei veicoli e trasferiti in una destinazione per ora ignota.
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Non si hanno piu' notizie da domenica pomeriggio del fotografo freelance francese, Ste'phane Lehr, dell'agenzia Polaris Images, scomparso mentre si trovava nella Libia orientale nell'estremo est della Libia.
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Questa mattina alle 8.30, il rimorchiatore Asso Ventidue ha ormeggiato nel porto di Tripoli. Lo rende noto l'armatore. L'equipaggio e' stato autorizzato dai militari libici a bordo a contattare familiari e compagnia ''Confermiamo - sottolineano fonti della societa' Augusta Offshore - che tutti i membri dell'equipaggio stanno bene.
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Il quarto giorno di conflitto sul fronte libico si apre con nuove bombe su Gheddafi. L'operazione ''Odissey Dawn'' continua, per proteggere e garantire la 'no fly zone'. Nella notte ha preso il via la terza ondata di attacchi della coalizione. Sono state bombardate Tripoli, Zintan, Misurata, Sirte, Sabha e anche Bengasi. Obiettivo degli aerei della coalizione e' stata soprattutto la difesa aerea libica nelle citta' di Tripoli e Sirte. L'offensiva occidentale ha concentrato anche i propri armamenti sul bunker di Gheddafi, il cuore della milizia del rais.
E mentre in cielo si combatte una 'guerra' strategica, a terra gli uomini di Gheddafi lottano ancora contri i ribelli. Bengasi rimane il simbolo dello scontro interno libico dove gli 'insorti' sono riusciti a respingere indietro di quasi 100 km gli uomini vicini a Gheddafi, operazione che non e' riuscita ad Agedabia dove le milizie del rais hanno respinto l'offensiva dei ribelli.
Nonostante le divisioni interne alla coalizione occidentale dove la Francia rivendica la leadership e
l'Italia chiede che il comando passi alla Nato, i bombardamenti continuano incessanti. Gli aerei occidentali hanno colpito la base della Marina militare di Bussetta, a dieci chilometri dalla capitale, dove, secondo alcuni testimoni, sarebbe scoppiato un incendio. Sono state colpiti anche porti ed aereoporti delle due roccaforti militari di Gheddafi a Sirte e Sabha. Nelle ultime 12 ore, secondo fonti americane, l'offensiva statunitense avrebbe sparato 20 missili Tomahawk mentre complessivamente tra Stati Uniti e Regno Unito sarebbero stati lanciati 159 missili.

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