giovedì 24 febbraio 2011

Crisi tunisina e libica

Filo diretto Pantelleria – Tunisi - Tripoli
24 febbraio 2011 - Confermando gli oltre cinquemila arrivi dalla Libia per lo più tunisini, il rappresentante per il Nordafrica della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, Gerard Lautredou, ha affermato che i numeri dell'esodo verso la Tunisia potrebbero crescere in modo drammatico nelle prossime ore. E' possibile che non si tratterà di duemila persone al giorno, come ci aspettavamo - ha detto Lautredou, citato dalla tv britannica Bbc - ci stiamo preparando a ricevere ogni giorno in Tunisia 10mila persone in arrivo dalla frontiera con la Libia". Intanto 830 cinesi, 171 libici, 22 algerini , 28 marocchini attendono di varcare il confine.
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L'Austria e' pronta a dare il suo aiuto nel caso di arrivi massicci di immigrati dalla Libia, ma e'contraria al 'burden-sharing', alla suddivisione dei clandestini tra i vari Paesi europei. A esprimere la posizione di Vienna e' stato il ministro degli Interni, Maria Fekter: "Se ci sara' un'ondata di arrivi, aiuteremo, ma non credo con la redistribuzione" degli immigrati.
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Sulla tensioni geopolitiche che scuotono il Nord-Africa, in particolare la Libia dove si e' fermata la produzione di petrolio, continua la corsa dei prezzi del greggio. Il contratto future del Brent ha raggiunto 119,79 dollari al barile, sui massimi dei 30 mesi.
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E' di 40 morti e decine di feriti il bilancio del bombardamento in corso sulla citta' di Zawiyah 50
chilometri ad ovest della capitale libica Tripoli. I miliziani pro Gheddafi - hanno reso noto testimoni ad un sito arabo - stanno bombardando con i cannoni, e sparando con armi automatiche contro i migliaia di civili che stanno manifestano per strada.
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Il leader libico Muammar Gheddafi sta raccogliendo truppe a Tripoli per difendere la citta' dai rivoltosi. Secondo il New York Times migliaia di mercenari e brigate speciali di polizia, guidate dai figli del colonnello, starebbero arrivando nella capitale libica e si stanno ammassando nelle vie. Intanto i rivoltosi si preparano alla loro prima dimostrazione nella capitale: un messaggio circola sui telefonici riguardo a una mega protesta per domani.
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"Sono false le notizie sui raid aerei contro i manifestanti in Libia". E' quanto ha affermato Seifulislam Gheddafi nel corso di una visita effettuata questa mattina alla sede della tv di Stato libica. Secondo quanto ha detto il figlio del colonnello Muammar Gheddafi all'emittente libica, "e' assurdo quanto annunciato da alcuni media circa gli attacchi aerei sui civili Sono notizie ridicole, noi non potremmo permettere delle stragi nel paese".
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''Sono molto preoccupato per quanto accade in Libia: questa mattina Al Qaida ha detto che supporta i ribelli ed e' contro Gheddafi. Noi cosa facciamo? Serve un differente approccio da parte dell'Europa''. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando prima della riunione del Consiglio dei Ministri degli Affari Interni della Ue.

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