giovedì 3 febbraio 2011

Crisi tunisina: filo diretto Tunisi -Pantelleria

Finalmente sono tornati i quotidiani nelle edicole del centro. Ma per Pantelleria è impossibile trascurare quanto accade nella dirimpettaia Tunisia. Per sopperire al mancato arrivo dei quotidiani nelle contrade continueremo ad informare sull’evoluzione della crisi tunisina.
3 febbraio 2011 - Questo Cpnr provvederà a "preparare testi, decreti e leggi provvisorie (...) nell'attesa della nuova costituzione". Il Fronte del 14 gennaio, che riunisce in particolare il Partito comunista operaio tunisino (Pcot) e il Partito socialista di sinistra (Psg), sottolineano il pericolo che la rivolta popolare sia messa a tacere se l'"ancien regime" mantenesse il potere. Malgrado il grande repulisti annunciato ieri sera alla testa della polizia, continuano a levarsi voci contro il mantenimento alla guida del governo di Mohammed Ghannouchi, in carica da undici anni, e la composizione del Parlamento, predominato all'80 per cento dal partito di Ben Ali.
****
L'asse franco-tedesco torna al centro della scena europea. Al vertice Ue di venerdi' prossimo Angela Merkel e Nicolas Sarkozy presenteranno una proposta per la creazione di un Patto di competitivita' destinato a tradurre in pratica la tanto decantata e attesa governance economica dell'eurozona.
Il progetto di Berlino e Parigi, a quanto si e' appreso, e' articolato in sei punti e dovra' essere applicato in 12 mesi. L'iniziativa non e' piaciuta al presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso. Sempre meno in sintonia con i suoi due 'grandi elettori' e con le loro 'voglie' di direttorio, Barroso ha messo in guardia contro i rischi legati alla nascita di un sistema rinforzato di governance economica ''al di fuori del quadro comunitario''.
Ma Francia e Germania sono determinate ad andare avanti. Al vertice di venerdi' - convocato inizialmente per discutere di energia e innovazione e chiamato ora a pronunciarsi con urgenza su quanto sta accadendo in Egitto e Tunisia - si discuterà dell'ampliamento dell'Efsf, il fondo salva-Stati, e della riforma del Patto di stabilita'.
****
"Credo che in questo momento il lavoro della commissione di Venezia possa essere offerto come contributo in Tunisia nella fase cruciale della preparazione di elezioni libere - ha affermato il ministro Frattini -.Dobbiamo ribaltare la convinzione, che c'e' nelle fasce popolari, che le politiche di Europa e Stati uniti hanno seguito un doppio standard: l'idea che la democrazia porti stabilita' nei paesi a est dell'Europa e possa portare instabilita' nel sud del Mediterraneo. Dobbiamo essere chiari: la democrazia porta sempre stabilita', e' sempre condizione per sviluppo e crescita". Infine un invito a seguire una "politica dei visti" nei confronti di "giovanti, studenti e laureati", per dare loro "possibilita' di esperienze nell'area settentrionale" del Mediterraneo.

Nessun commento: