mercoledì 9 febbraio 2011

Crisi tunisina: filo diretto Tunisi - Pantelleria

Finalmente sono tornati i quotidiani nelle edicole del centro. Ma per Pantelleria è impossibile trascurare quanto accade nella dirimpettaia Tunisia. Per sopperire al mancato arrivo dei quotidiani nelle contrade continueremo ad informare sull’evoluzione della crisi tunisina.

9 febbraio 2011. Nuova ondata di sbarchi di immigrati tunisini tra ieri sera e questa mattina tra le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria. L'ultimo sbarco e' di questa mattina alle 8 con l'arrivo di piu' di cento immigrati magrebini sulle coste di Lampedusa. Non si conosce ancora il numero esatto degli sbarcati ne' la loro nazionalita', ma si pensa che anche questa volta si tratti di tunisini. Sono infatti tunisini gli altri circa cento immigrati sbarcati tra ieri e la notte scorsa.
I primi ad arrivare sono stati tre tunisini, intercetti dalla Guardia di finanza a mezzo miglio da Lampedusa nella tarda mattinata di ieri. Altri cinque sono stati avvisati nelle acque antistanti Pantelleria ma sono stati poi fatti sbarcare dalla Capitaneria di porto a Lampedusa. Poco prima della mezzanotte di ieri sono sbarcati altri 38 tunisini, intercettati dalla Guardia di finanza.
Altri 13 sono stati fermati a Lampedusa e poco dopo le 3 della notte 48 immigrati sono sbarcati al porto vecchio di Lampedusa. Sono complessivamente piu' di 200 gli immigrati tunisini sbarcati in poco meno di 24 ore sulle coste siciliane.
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Manifestazioni di protesta contro i governatori nominati la settimana scorsa al posto di quelli che occupavano la carica sotto il regime di Ben Ali, si sono tenute anche in altre citta' della Tunisia . Anche a Monastir, poso distante da sousse, i dimostranti hanno chiesto le dimissioni del neo governatore e cosi' pure a Medenine, nel sud del Paese. Nel bacino minerario della Tunisia centro-occidentale, gia' domenica scorsa i militari avevano dovuto proteggere e portar via sotto protezione dai suoi uffici il governatore di Gafsa, Mohamed Gouider. I 24 governatori delle province tunisine compromessi col passato regime erano stati sostituiti mercoledi' scorso, ma le nuove nomine sono state subito contestate, perche' 19 dei neo-governatori erano membri o simpatizzanti dell'Rcd ''Il popolo sa leggere i curriculum vitae'' commentava ironicamente oggi il quotidiano La Presse de Tunisine.
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Sono 234 le persone morte in Tunisia nelle proteste contro il regime di Zine El Abidine Ben Ali, cominciate a meta' dicembre. Lo ha riferito una fonte ufficiale, aggiungendo che i feriti sono 510. La cifra delle vittime comprende otto poliziotti e 74 detenuti morti in carcere. Secondo l'ultimo bilancio delle Nazioni Unite i morti erano 219.

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