domenica 13 febbraio 2011

Crisi tunisina: filo diretto Tunisi -Pantelleria

Osservatorio Tunisia – Pantelleria
13 febbraio 2011. La nuova ondata di sbarchi di immigrati clandestini non riguarda solo l'isola di Lampedusa. All'alba di oggi sono sbarcati a Pantelleria otto extracomunitari. I clandestini dovrebbero essere mandati in giornata a Trapani.
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''Di tutto c'e' bisogno meno che dello sciacallaggio politico nei confronti del Governo Italiano alle prese con un esodo di migranti dalla Tunisia di proporzioni bibliche''. Lo dichiara la filopante 'on Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen. ''Giusta la proclamazione dello stato d'emergenza, come altrettanto giusta e' la richiesta all'Europa di un'immediata condivisione per l'ennesima tragedia che si e' consumata nel Mediterraneo e che ci lascia sgomenti. Ora - prosegue Boniver - e' piu' che ovvio che serva un'impegno per l'accoglienza temporanea di questo flusso incontrollato che bisogna arginare anche attraverso i buoni rapporti politici che da sempre legano l'Italia alla Tunisia e a tutti i paesi del Mediterraneo''.
''Venerdi' prossimo -annuncia l'esponente del Pdl - il Comitato Schegnen si rechera' a Crotone per verificare in prima battuta quali sono le dimensioni di questo esodo e quali risposte bisogna dare a questa emergenza umanitaria''.
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Uno sciopero senza preavviso proclamato dal personale di volo della Tunisair ha causato oggi, per il secondo giorno consecutivo, l'annullamento dell'unico collegamento tra Roma e Tunisi di questo periodo. I passeggeri del volo odierno diretti a Tunisi sono stati sistemati su un volo dell'Alitalia.
Lo sciopero di hostess e steward si inserisce in un quadro di agitazioni sindacali, sia nel settore pubblico che in quello privato, iniziate subito dopo la rivoluzione che ha fatto fuggire l'ex presidente Ben Ali. Anche alla luce dei bassi livelli retributivi finora praticati nel paese, molti lavoratori, sia nelle aziende che appunto nel settore pubblico, si sono in questi giorni organizzati anche autonomamente - secondo quanto riferiscono operatori italiani in Tunisia – per le loro rivendicazioni relative ai salari e alle condizioni di lavoro, spesso scavalcando cosi' la centrale sindacale di Ugtt, che e' stato il sindacato unico durante il periodo di Ben Ali.

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